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A nord della dorsale appenninica del Monte Sirente (2348 m slm), si estende a 1100 m di quota un piccolo altipiano.
E' l'ampia distesa dei Prati del Sirente, una conca carsica di 3 Km situata al di sotto di ampie faggete che fanno da base alla montagna e che prospetta alla media Valle dell'Aterno e alla Valle Subequana.
Dalla parete nord-est al fondovalle dell'Aterno, si susseguono, infatti, tre grandi ripiani: Piano di Canale (1350m); duecento metri più a valle, la conca dei Prati del Sirente, con il tipico laghetto carsico; più in basso, le Piane di Iano, ai cui margini sorgono le Pagliare.
Siamo nell'area morfologica del sistema degli altopiani: piccole pianure delimitate da rilievi montuosi e collegate tra loro da piccole incisioni vallive, caratterizzate dalla presenza di antichi laghetti nelle cui acque si specchiavano le vette del Monte Sirente e del Monte Velino.
Un ambiente di alta quota dove la pastorizia e il bosco sono stati a lungo le uniche attività per chi vi abitava e dove, ancora oggi, il bestiame pascola indisturbato nell'ampia distesa, abbeverandosi al laghetto nei mesi estivi e spostandosi nel "Fontanile" (1136 m) nei periodi di siccità.
Incastonato nell'altopiano carsico, si trova poi un laghetto di forma leggermente ellittica, localizzabile quasi all'estremo nord-ovest della piana, a circa 350 m dalla strada che collega Secinaro a Rocca di Mezzo.
Ritenuto da sempre prodotto della natura carsica del territorio, un'interessante ipotesi scientifica ne rivendicherebbe l'origine meteoritica.