PARCO SIRENTE VELINO

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Salviamo l'Orso - 2003/2007

 

 

ph. A. Vescovo
Parco Regionale Sirente Velino

 

L'Orso marsicano
NOME DELLA SPECIE:
(Ursus arctos marsicanus)


ECOLOGIA DELLA SPECIE:
L’originaria distribuzione dell’orso bruno in Europa riflette la sua ampia adattabilità a condizioni ambientali anche molto diversificate.Disegno raffigurante un'Orso marsicano adulto
L’orso trascorre gran parte del suo tempo nel fitto dei boschi, soprattutto di latifoglie, ma frequenta anche praterie, zone rocciose, coltivi ed altri ambienti in funzione delle esigenze biologiche ed eco-etologiche: alimentazione, rifugio, letargo, accoppiamento.
La dieta è sostanzialmente di carattere vegetariano (per oltre il 90% l’orso si ciba di erba, frutti carnosi e secchi), tuttavia non disdegna nella stagione estiva insetti (che ricerca attivamente, ma che rappresentano il 10% della dieta) e carcasse di animali può inoltre arrecare danni al bestiame domestico e agli apiari.
La dieta onnivora dell’orso è correlata alla sua dentatura, con canini e molari sviluppati, ed a adattamenti del suo tratto digerente con struttura da carnivoro ma adattato alla digestione ed all’assorbimento di cibo vegetale.
La specie è caratterizzata da un basso tasso riproduttivo legato ad una tarda maturità sessuale ed a protratti cicli riproduttivi: le femmine si riproducono infatti ad intervalli di 3-4 anni.
La dimensione media della figliata è di circa 2-4 cuccioli che raggiungono l’indipendenza a circa un anno e mezzo, due anni e mezzo di età.
L'Orso, come molti carnivori è presente a basse densità di popolazione e si muove su ampi home range.
Il suo home range può infatti variare da 10 a 300 kmq per ogni individuo, maggiori per i maschi, a seconda delle caratteristiche ambientali e soprattutto della ricchezza di risorse alimentari (home range dei maschi di 1.600 kmq e 128 kmq rispettivamente in Svezia e Croazia ed home range delle femmine di 225 e 58 kmq rispettivamente).
Sono inoltre documentati per i giovani maschi in dispersione spostamenti su aree anche molto ampie e fino a 12.000 kmq.
Un fattore potenzialmente limitante per la distribuzione della specie sul territorio è la disponibilità di siti di svernamento, che richiedono aree impervie e lontane da insediamenti e dal disturbo antropico. In tal senso anche la topografia può risultare determinante essendo le pendenze accentuate generalmente associate a una ridotta presenza antropica.

DISTRIBUZIONE GENERALE DELLA SPECIE A LIVELLO EUROPEO E NAZIONALE. EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE:
Un'Orso marsicano con i suoi cuccioli L’Orso bruno (Ursus arctos) ha una distribuzione oloartica ed è presente in tutto l'emisfero nord tra il 35° e il 65° parallelo. L'areale di distribuzione attuale si estende in Europa, Asia e Nord America dalla tundra artica agli habitat desertici, dalle vaste foreste subartiche (Alaska, Canada, Siberia) ai massicci montagnosi delle regioni temperate d'America, d'Europa e d'Asia.
L’orso bruno era originariamente diffuso in gran parte d’Europa (escludendo le maggiori isole) ma, in epoca storica, la crescente espansione umana, la distruzione e frammentazione degli habitat idonei alla specie connessa alle modifiche nelle pratiche agricole ed alla deforestazione, oltre che la persecuzione diretta, hanno determinato una contrazione dell’areale.
Oggi l’orso bruno dispone di vasti spazi vitali soltanto nel nord della Scandinavia e nella Russia. L’attuale popolazione europea è stimata in circa 50.000 orsi (circa 14.000 fuori della Russia) in un’area di circa 2,5 milioni di kmq (800.000 kmq fuori della Russia) distribuiti in popolazioni di diversa consistenza: due ampie (>= 5.000 individui), tre medie (500-5000 individui) una piccola (100-500 individui) e sei molto piccole (< 100 individui).
Nell’Europa meridionale, il suo areale è frammentato tra differenti popolazioni: Spagna (50-65), Grecia (110-130), Albania (250), ex-Yugoslavia (2000), Italia (40-80), Francia (4-6), Austria (20-25).
In Italia esistono tre popolazioni disgiunte: la popolazione più importante è situata nell'Appennino Centrale e comprende circa 40-50 individui rappresentati dalla sottospecie Ursus arctos marsicanus geneticamente differenziata dall’orso bruno europeo; un nucleo relittuale con meno di 5 individui sussiste nella Provincia di Trento recentemente oggetto di interventi di reintroduzione; infine, da qualche anno, orsi provenienti dalla Slovenia stanno colonizzando un'area alpina nella provincia di Udine.
Nell'Appennino Centrale, oltre all'area del Parco Nazionale d'Abruzzo e della sua zona di protezione esterna, il suo areale comprende: la Maiella, l'Alto Molise, il sistema Velino-Sirente, gli Ernici-Simbruini, il Monte Genzana, il Gran Sasso ed i Monti della Laga, i Monti della Duchessa e le montagne del Reatino.

DIMENSIONI DELLA POPOLAZIONE OGGETTO DELL'INTERVENTO:

Nel 1985 sono stati stimati nell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, tramite tecniche di conta delle orme su neve, un numero di circa 50 orsi e, per estrapolazione dei dati all’intero areale veniva stimata una popolazione complessiva di circa 70-80 orsi.
Stime relative alla reale dimensione della popolazione oggi ancora presente forniscono un valore di circa 40-50 individui oggi presenti. Le recenti acquisizioni scientifiche circa la consistenza della popolazione, stimata su basi genetiche, da parte del Corpo Forestale dello Stato forniscono un primo quadro per una parte del suo areale e confermano il precario stato di conservazione ed il rischio di estinzione della popolazione centro appenninica.
Nell’area del Parco Sirente-Velino è stata stimata una presenza stabile di circa 3-5 individui pari a circa il 5-10 % della popolazione presente nell’intero areale di distribuzione.
Assumendo che l’area del Parco Nazionale d’Abruzzo costituisca l’area a maggiore densità di orsi sull’Appennino, essendo l’area sottoposta a tutela sin dal 1923, siamo portati a ritenere che l’area del Sirente-Velino sia una importante zona di connessione, o “linkage zone”, nel sistema di aree protette dell’Appennino centrale. L’area del progetto sembrerebbe inoltre interessata di recente da un processo di espansione della popolazione di orso a partire dal Parco Nazionale d’Abruzzo verso le aree limitrofe. Orso bruno marsicano -  Ursus arctos marsicanus
Presenze di orso nel Massiccio del Sirente-Velino sono storicamente documentate con segnalazioni continue nel corso dell’ultimo secolo. A partire dal 1996 con l’avvio delle attività di monitoraggio dell’orso, realizzate nel corso dei progetti LIFE e del Progetto Ponte, hanno confermato la presenza stabile della specie nell’area.
Il Primo Progetto Life “Habitat Gole Rupestri” ed il Progetto Ponte Life I-Life II hanno evidenziato come il comprensorio del Parco Sirente-Velino costituisca un area di transito e di alimentazione per individui provenienti dal vicino Parco Nazionale d’Abruzzo. Il Secondo Progetto LIFE ha messo in evidenza l’importanza dell’area anche per il rifugio, il letargo e la riproduzione. In particolare l’area risulta oggi interessata dagli spostamenti non solo di individui erratici e/o in dispersione ma anche di individui svernanti, riproduttivi e da femmine con cuccioli.

 

ph. G. Boscagli
Sezione LifeNatura a cura di Indeent